L'ORA DEL FAI DA TE - parte prima

Arriva un giorno in cui l'ordine ossessivo non basta più, pulire ogni giorno non dà la medesima soddisfazione, dove i mobili sono sempre quelli e non ti rispecchiano e sono sovraccarichi di oggetti e tutto ad un tratto hai bisogno di spazio, pulizia, ordine e voglia di qualcosa di nuovo. Arriva un giorno in cui ti invade la consapevolezza che nessuno, uomo/parente/amico può aiutarti e che non puoi andare in vacanza e al ritorno trovare tutto diverso. Arriva un giorno a cui darai un nome ben specifico e quel nome è IL GIORNO DEL FAI DA TE.
Allora prendi un block notes e incominci a disegnare, sfogli riviste, controlli il tuo conto bancario e stabilisci un piano. E così ne incominci a parlare entusiasta agli altri e lì incominciano le prime delusioni: "sei sicura di farcela?", "ne sei proprio convinta?" un po' ti avvilisci ma sei ostinata e continui per la tua strada. Perché TU PUOI FARCELA!
Ed ecco il primo errore: STABILIRE DEI LIMITI: 1) limite di tempo: ce la devo fare in 10 gg.; 2) limite di budget: non devo spendere più di 500 euro; 3) limite di persone: ci sono così tanti amici; 4) limite di forze: non faccio mica tutto da sola (vedi punto 3); 5) limite di lavori: dò solo una mano di bianco...
Tutti questi limiti sono, alla fin fine collegati tra loro in quanto, mentre aspetti l'amico che ti aiuta a smontare i mobili osservi il parquet e decidi di levigarlo (ed ecco il primo aumento di costo). Cosa sarà mai levigare un parquet? Noleggi una macchina, compri il materiale e fai da sola. E così sprechi una settimana per trovare CHI noleggia le levigatrici ma non è tempo perso perché nel frattempo vai a vedere la vernice, mica costerà tanto, no? Ma, ahimè, avevi pensato al pretrattante? Ai rulli e pennelli specifici? E il nylon, la mascherina, la vaschetta ecc.ecc. Ma non ti demoralizzi: ricalcoli il budget (ti eri accorta che se compri i mobili entro questa settimana hai degli sconti?), sposti tutti i mobili che mantieni e trovi da regalare gli altri, alcuni vengono a prenderseli subito altri sono ancora in cucina che aspettano una telefonata, nel frattempo compri questi benedetti mobili (lo sconto è importante) e li metti in un'altra stanza e intanto sono passati, quanti? Beh! 20 giorni, ma cosa sarà mai...puoi farcela. Intanto continui a lavorare, riempirti di lividi e di polvere, per sederti sul divano devi scavalcare la cassapanca che, però, risulta comoda se vuoi strisciare direttamente dal divano al letto, ai capelli viene la ricrescita ma non hai tempo di andare dal parrucchiere, non osi tirare fuori un vestito dall'armadio perché quei jeans sono così comodi e poi dovresti farti la ceretta alle gambe ma ti spaventa solo l'idea di infierire ancora di più sui lividi e poi fanno così macho e tu ti senti forte, vero?
E arriva il gran giorno della levigatura. Prendi UN GIORNO DI FERIE, prendi l'auto con nipote a bordo, ritiri quella stramaledettissima macchina pesantissima e la infili (tre tentativi) in auto, arrivi a casa, lavori tutto il santo giorno, la polvere diventa talmente parte di te da farti sentire come Pig Pen, riporti la macchina - cui non funziona più l'interrutore e tu non sai perchè - al noleggiatore che ti dice: "ah, sì qualche volta si incastra la maniglia!" Torni a casa, trovi la vicina che ti informa che probabilmente mentre portavi via la levigatrice hai danneggiato un pezzetto di gradino dell'ingresso e quindi lo devi riparare (TIN,TIN LA CASSA SUONA E IL BUDGET AUMENTA!!!), rientri a casa, mangi un pezzo di pane vecchio perché il congelatore è bloccato dai mobili acquistati e non puoi cucinare niente di già pronto e durante il giorno non ti è venuto in mente che avresti anche dovuto mangiare qualcosa, controlli il parquet che non è proprio come volevi ma non è malaccio, ti fai una doccia, prepari gli stessi jeans e la stessa maglietta per andare l'indomani al lavoro e ti infili a letto con la sensazione che un cingolato ti sia passato sopra e ti domandi: cavolo, ma perché non sono andata al mare nel mio unico giorno di ferie? E ti risponderai da sola: perché sei scema! E la prossima volta che ti viene voglia di spazio e vuoto ritirati per una settimana in un monastero buddista e vedrai come ti passa e adesso dormi, su, che domani devi pensare a come tinteggiare le pareti e alle prese di corrente che, se non te n'eri accorta, cadono esattamente dietro ai tuoi bei mobili nuovi. Quindi buonanotte da Darth Fener e ci risentiamo per l'ora del fai da te - parte seconda.

Commenti

  1. Ahahahah quanto ti capisco è successo anche a me (per quanto riguarda la mia cameretta) verso i 20 anni sette giorni di ferie per levare carta da parati...stuccare le pareti...dipingele...mettere la moquette...comperare la camera "quasi nuova"(di seconda mano il mio sogno era avere il letto rotondo)...ma poi ho dovuto prendere ancora una settimana di ferie perchè mi facevano male tutti i muscoli........di una cosa sono sicura...NON MI SUCCEDERà MAI PIù!!...

    A.V.

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  2. Prima lezione: "I limiti NON esistono" (o se esistono sono fatti per essere superati) :-D

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