E CI RISIAMO CON L'ORA DEL FAI DA TE

Dopo aver realizzato la mia impossibilità di pagare qualcuno che provveda a fare alcuni lavori in casa -  ormai resosi necessari - e scartata anche l'ipotesi di un fidanzamento lampo, memore della "splendida" esperienza fatta la scorsa estate (vedi post del 26 giugno e 17 agosto 2010) ho deciso di dedicarmi al fai da te anche quest'anno tinteggiando la cucina.

risultato del salotto - estate 2010

Dalla volta precedente ho imparato alcune cose fondamentali: mai mettersi a fare lavori in piena estate e mai divagare dall'obiettivo principale, quindi quest'anno ho preso ferie la terza settimana di settembre ed ho deciso di tinteggiare e basta... poco conta che in realtà prevedono ancora un caldo terribile e che da "una mano di bianco" sono già passata all'idea fare alcune pareti colorate, oltre a riparare una presa di corrente e riattaccare alcune piastrelle che, grazie alla mia delicatezza da elefante, hanno deciso di lasciare il loro vano (Oddio, vorrei anche dare una pitturata all'atrio....)

Comunque, dopo aver desiderato per tutto il giorno il materializzarsi di un uomo che andasse a fare gli acquisti al posto mio, rassegnata mi sono recata al Brico Center e ho capito che:

1) continuare a sperare ed illudersi che il nostro principe azzurro arriverà a salvarci dall'inevitabile non serve a nulla;

2) prima di andare in negozio documentarsi solo ed esclusivamente tramite internet perché si resta anonimi e si evitano commenti che ti infastidirebbero (lo so, sono permalosa!)

3) ci si deve armare di chili di indifferenza quando, nel chiedere un'informazione, gli addetti del negozio ti squadrano e ti rispondono con sufficienza sottintendendo che non ce la farai mai (è vero, ma non bisogna dar loro alcuna soddisfazione);

4) è meglio spendere un po' di più per comprare materiale da utilizzare subito ed evitare di comprare sacchi da 10 chili di qualcosa che conserveresti per anni in un ripostiglio e che ti servirebbe esattamente il giorno dopo averlo buttato (UNICO CONSIGLIO UTILE DEL POST).

E così oggi ho comprato un bellissimo spellafili (nè il meno caro nè il più caro ma quello con un costo medio) per togliere le guaine dai fili di corrente che devo ripristinare e che sono un po' vecchietti e quindi rigidi (con una forbice o un tagliaunghie avrei fatto sicuramente danni) e un tubo di supercolla per piastrelle (commesso: NO STUCCO, SIGNORA DEVE PRENDERE SUPERCOLLA PER PIASTRELLE EH!!! ecché non lo sapevate?)

E, così, tra qualche giorno si incomincia, mancano solo la vernice e il rullo, che suppongo siano indispensabili.

La prossima volta, per chi ancora sarà interessato, spiegherò il perché non si deve mai discutere con il proprio padre sulla differenza che c'è tra la pittura a rullo e quella a pennello e il fattore "genetico" dei lavori manuali.

Commenti

  1. Dopo, visto che ormai sarai esperta, passeresti a dare una mano al soffitto del bagno di casa mia che sono tre anni che diciamo di ridipingerlo e poi non lo facciamo? :-)

    P.S.: faccio tanti lavori in casa, anche di verniciatura, ma mai fatto pareti... Ho come un'idiosincrasia.

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  2. a me fare il soffitto viene male, come piego la nuca indietro solitamente mi gira la testa, ecco perché devo sempre avere qualcuno che mi tiene sotto controllo quando sono su una scala...Questo sarà il ruolo di papà che mi tormenterà per come pitturo!!!

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  3. Armati di rullo grande e rullino, prendi scotch di carta piccolo ( per coprire prese e zoccolini) e grande( per fare il bordo al soffitto se vuoi colorare) .Se usi colori ricordati che comunque prima dovrai dare di bianco per far risaltare il colore. IL pennello si usa davvero poco..manico della scopa , rullo e via!! - Ricciopasticcio-

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