LONDINIUM, LONDON, LONDRA

Samuel Johnson nella seconda metà del '700 scriveva: "Non troverai nessuno, soprattutto un intellettuale, che voglia lasciare Londra. No Sir, quando un uomo è stanco di Londra è stanco della vita; a Londra c'è tutto ciò che questa vita possa offrire".

In questi giorni non sento altro di gente che si prepara per andare a Londra e il mio cuore si spezza ogni volta perché, per quanto io ami la mia città, l'unico posto dove io mi sia mai sentita veramente a casa è Londra. Volevo scrivere di quanto io sia negata per la lingua inglese e farvi sorridere con i miei aneddoti, volevo parlare dei posti che ho visitato e che ancora vorrei visitare, ma parlerò di sogni, sperando che almeno uno di essi possa realizzarsi (e già sorrido al commento di Giulio che mi dirà: puoi comprarti le violette e correre sul ponte la prossima volta che ci andrai). Quindi se non vi interessano i miei sogni lasciate perdere, io stilo un elenco comunque, perché come mi è stato detto: se devi sognare sogna alla grande.  Pertanto vorrei: una casa come il B&B di Simon, 
St. Martin in the Fields
correre ogni giorno ad Hampstead Heat (questo l'ho fatto, eh!) e portarci ogni giorno Jack (questo no!), soggiornare nell' albergo a Covent Garden più trendy e  di design il St. Martin Lane, bere il thé delle 5 p.m. al Ritz, andare ad un ballo al Savoy, fare canottaggio sul Tamigi, studiare ad Oxford, fare shopping natalizio nella Burlington Arcade, trovare Harrod's aperto solo per me, una cena alla Tate Modern e baci appassionati davanti alle tele di Rothko, fare la maratona di Londra e la mezza maratona di Windsor, sposarmi nella chiesa di St. Martin in the Fields, avere una panchina con dedica, vedere la Boat Race Oxford - Cambridge, andare ad una festa a Primrose Hill in una di quelle case che hanno il prato che dirada lungo il canale che costeggia Regent's Park, comprare le violette dalla vecchina seduta davanti a St. Paul, correre a perdifiato sul ponte senza sostegni a Canary Wharf e recitare nel teatro di Shakespeare, camminare in rain boots sotto la pioggia
con Jack indossando entrambi il Barbour blu, incontrare le volpi nella foresta di Epping, sentire i cori della Cattedrale di Westminster (voci celestiali che ho avuto occasione di sentire), ballare al Rocky Horror Show, assistere all'apertura delle luci natalizie in Oxford Street, andare a Wimbledon a vedere la Coppa Davis e... mille altre cose, che al momento non mi vengono in mente. Per chi vuole una panoramica su questa splendida città allego la prima cosa che si vede quando si sta per atterrare: il Tamigi, fiume che si vede anche nel nuovo video dei Take That - The Flood, (gruppo che non amo molto ma che con questo video ha superato forse la bellezza del video precedente "Patience") e che potrete vedere nel seguente link: TAKE THAT - The Flood

Commenti

  1. da sabri_63...............si, ma.............lasceresti le cose più importanti.......affetti e amicizie...ti concedo un periodo, per così dire, sabbatico per esaudire it tuoi desideri........un bacione

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  2. ma troverei amicizie nuove e tu potresti venirmi a trovare. Suvvia...siamo ad un'ora di fuso, d'altronde.

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  3. Sai che in questo periodo ho anch'io tanta voglia di tornare a Londra? Mi andrebbe bene anche un week-end allungato... Forse il prossimo anno ci vado con mia moglie anche se le nozze del principino mi hanno fregato il periodo migliore. Hanno già detto che sarà casino e soprattutto che aumenteranno i prezzi di voli, alberghi ed attrazioni, fanculo a loro... :-((

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  4. P.S.: "Londinium" mi ha fatto venire in mente la "Londinium Torre" di Asterix ed i Britanni ;-)

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  5. Anch'io pensavo ad aprile che, oltre ad essere il periodo del mio compleanno e prendo sempre qualche giorno di ferie (cade il 28) è anche il periodo migliore, ma William mi ha fregata alla grande.

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